Archivi tag: poesia

E un bel giorno…

E un bel giorno mi sono accorto di essere qui,

in un stanza buia, una vita passata a rincorrere determinati traguardi,

per non essere più presente e assente.

Per essere presente nella propria vita.

Per essere assente nelle vite future e passate.

Sai che un bel giorno ti sveglierai, mi dicevano…

E quel giorno è arrivato!

Non so se bello o brutto ma è arrivato,

e tocca a noi saper decidere se stare troppo alla luce oppure no.

Fabio Berti

Splende, brucia, arde.

Apri un occhio, poi apri l’altro.
Richiudi il primo e poi anche il secondo.
Le realtà sono così diverse che tutto sembra complicato, vissuto e paranoico.
Fermati sotto le stelle ad osservare ciò che ne sarà di te, ciò che il mondo ti sta ponendo davanti con molta leggerezza e voglia di sapere il tuo pensiero.
Un raggio non è emozionante per la sua idea, ma per il calore che emana quando sfiora una superficie umana che percepisce il tutto come un tocco dolce di una cara amata.
Splende, brucia, arde.

Fabio Berti

La scala.

DSCN3756

 

Scendi tre scalini, poi voltati e ricorda ciò che hai lasciato.

Scendine altri cinque, poi voltati e assapora l’ultimo passo.

Fermati nel mezzo, poi voltati e annusa quello che senti.

Se non riesci a sentir niente, sali otto scalini e vivi quel tratto.

Non è giusto o sbagliato quello che provi, è essenziale quello che vivi e come.

Non importa se dovrai più scendere che salire, ricordati che lo fai per te

E solo per te.

Fabio Berti

Cher ami…

Cher ami…

Sembles un ange venu du ciel,

Semblais impossible à atteindre et éloigné,

Sembleras éternel et léger ;

Je t’ai rejoint.

 

Mon doux rêve d’hiver,

Ma chère goutte de rosée,

Ma chère ombre dans le désert;

Je t’ai choisi parmi millions de diamants.

 

Fontaine revêtue de pierre,

Dans la maison de ton esprit tu

caches une gemme délicieuse.

 

Soleil aveuglant des mes yeux,

Brilles merveilleusement dans le ciel d’hiver.

Jusqu’… je ne le sais pas.

Fabio Berti

Tutto è già finito.

Tutto è già finito.

Passa l’estate e il fuoco delle passioni si rinvigorisce.

Passa l’autunno e la serenità degli amori che un tempo furono si riprende.

Passa l’inverno e la gioia del tepore già placato ora si rapprende.

Passa la primavera e la luce dei ricordi di un tepore ormai finito e parvente mai più iniziato,

si rende vivo.

Sembra che resti tu sola in questo angolo tiepido che ti ha accolto con tanto affetto anni or sono

e che ormai le ceneri non osano risorgere dal più lontano e lugubre luogo

destinato alla custodia delle vecchie e amate vibrazioni.

 

Fabio Berti